NO al patto della NATO e del suo gendarme Putin per spartirsi l’Ucraina!

Gli assassini della NATO tengono il loro Vertice il 29 e 30 giugno a Madrid

No alla NATO, Fuori le basi! No all’imperialismo e ai suoi agenti!

NO al patto della NATO e il suo gendarme Putin per spartirsi l’Ucraina!

Fuori Putin, guardiano degli affari dell’imperialismo in Eurasia, Ucraina e Siria!

Abbasso il governo PSOE-Unidas Podemos, governo agente della NATO, che, insieme al PP, Vox e al Re, la sostengono!

Abbasso la Monarchia, amministratrice degli affari della industria degli armamenti!

  • Esproprio senza indennizzo e sotto controllo operaio dell’intera industria di guerra!
  • Sequestro dei profitti di guerra ed esproprio dei trafficanti dell’industria di guerra!
  • No al programma di armamento dello Stato!
  • Armamento degli operai sotto controllo operaio!
  • Sostituzione dell’esercito regolare con una milizia operaia!

Sciopero generale europeo contro la macchina di guerra!

Per gli Stati Uniti Socialisti d’Europa!

L’invasione russa dell’Ucraina e il patto di spartizione che Putin sta preparando con la NATO devono essere sconfitti!

Russia e FMI fuori dall’Ucraina!

L’Ucraina sarà sovietica e indipendente o una colonia sotto tutela

Il 29 e 30 giugno si svolgerà a Madrid il vertice della NATO, su richiesta del governo “progressista” del PSOE-Unidas Podemos di ospitarlo. Il paradosso è che il fine settimana precedente ci sarà una manifestazione contro questo vertice della NATO, alla quale parteciperanno diversi gruppi politici, tra cui Podemos, Izquierda Unida (IU) e il Partito Comunista di Spagna (PCE), che sono nel governo che patrocina e ospita il Vertice.

La sinistra del regime monarchico del ‘78 rappresentata dal PCE, IU e Podemos sta dimostrando di essere non solo una gamba essenziale del Regime monarchico spagnolo, ma anche agente dell’imperialismo e del suo braccio armato, la NATO. Sotto la disciplina del Re, la socialdemocrazia e lo stalinismo stanno salvando il sistema mentre ingannano vilmente la classe lavoratrice: IU dice “no NATO” ma non chiama a rompere con il governo del PSOE, che insieme a PP e Vox, sostiene la NATO. La politica “no NATO” di Unidas Podemos non è antimperialista perché sostiene le forze borghesi che sostengono la NATO. Sta governando con la NATO, è in un governo della NATO. Questo governo, la cui vicepresidente è Yolanda Díaz, del PCE, vuole anche aumentare la spesa militare al 2% del PIL, come esigono gli USA. Come se non bastasse, questo governo, che è parte indissolubile del Regime monarchico del ‘78, nasconde che la Casa Reale non solo è implicata nella vendita internazionale di armi, ma è anche amministratrice degli affari dell’industria degli armamenti interstatale, come quelli che fa con il governo satrapo dell’Arabia Saudita. I Borboni e il loro regime sono, quindi, sostegno essenziale della NATO, come braccio armato delle multinazionali e dell’imperialismo.

Il “no NATO” di questa sinistra di regime non ha nulla a che vedere con il sentimento antimperialista dei lavoratori. La politica “no NATO” di Podemos e del PCE-IU è quella di un “Sì a un mondo multipolare”, basato sull’imperialismo come polizia mondiale in alleanza con le truppe di Putin e con il regime di Pechino, come i principali poli controrivoluzionari. L’antimperialismo di questa Nuova Sinistra, che ha dentro lo stalinismo, è falso. Il suo mondo multipolare è Putin che massacra l’Eurasia, la Siria e l’Ucraina per conto dell’imperialismo del quale protegge gli affari.
Nelle regioni del mondo in cui gli USA non possono intervenire direttamente perché se lo facessero la loro classe operaia si getterebbe in strada, come è successo col Vietnam e l’Iraq, usano i gendarmi, come Putin, affinché si dispieghino per sconfiggere i processi rivoluzionari. Questo mondo multipolare a cui aspirano la socialdemocrazia e lo stalinismo include anche la Cina che gioca un ruolo più importante nel Pacifico, condividendo gli affari con l’imperialismo. E allo stesso modo in questo mondo multipolare, la torta dell’Ucraina è sul tavolo delle trattative per essere divisa tra le varie bande imperialiste nordamericane ed europee dopo che Putin l’avrà massacrata.

Per gli operai, la parola d’ordine “No NATO” significa lottare contro l’imperialismo. Il PCE-IU e Podemos, subordinati a un PSOE che ci ha introdotto nella NATO 40 anni fa, sono agenti dell’imperialismo. Perciò per lottare contro la NATO è necessario sconfiggere lo stalinismo e questa Nuova Sinistra, che sono in un governo con i politici della NATO. E non solo al governo, nella direzione di Podemos a Madrid c’è Julio Rodríguez, ex generale della NATO e capo dello stato maggiore della difesa (JEMAD).
Inoltre, la “neutralità” che Podemos e il PCE-IU sosterrebbero è falsa. Non è possibile sostenere che lo Stato spagnolo lasci la NATO e che continui ad esistere l’imperialismo spagnolo che saccheggia il mondo. Anche Franco era neutrale e lo Stato spagnolo continuò, come fa ora, a depredare le colonie e il mercato latinoamericano. Noi rivoluzionari trotskisti colleghiamo strettamente lo parola d’ordine “No alla NATO” con quella di “fuori l’imperialismo spagnolo dalle colonie e dagli affari dell’America Latina e dei popoli oppressi che soggioga!” La parola d’ordine “no NATO” deve essere un punto di partenza contro l’imperialismo, non uno slogan-pantomima come viene usata dalla sinistra del regime monarchico che sostiene la NATO nell’ombra.

Il significato di “no NATO!” per i rivoluzionari trotskisti

Nessuno dei gruppi che manifesteranno contro il Vertice della NATO riempirà di contenuto questo parola d’ordine. In questo momento dire “no NATO” deve andare di pari passo con dire “Fuori l’invasione di Putin in Ucraina!”, perché sappiamo che con la NATO o con Putin l’Ucraina sarà una colonia sotto tutela. Molti rami pro-Putin dello stalinismo stanno legittimando il ruolo di gendarme di Putin e la sua invasione controrivoluzionaria dell’Ucraina, nascondendo il fatto che esiste un patto della NATO con Putin per spartirsi l’Ucraina in forza del quale Putin la massacra.
Denunciare la NATO e non denunciare i suoi patti con Turchia e Russia per massacrare Eurasia, Ucraina e Siria è una pantomima. La NATO disciplina le masse popolari del mondo, compresa l’Unione Europea, e per disciplinare l’Eurasia usa il suo gendarme Putin. Fuori la NATO e tutti i guardiani degli affari dell’imperialismo in Eurasia!

L’unico modo in cui si lotta per un “no alla NATO!” è sostenendo l’espropriazione senza indennizzo e sotto controllo operaio dell’intera industria di guerra dello Stato spagnolo del regime monarchico (fabbriche di armi, navi da guerra, ecc.). La guerra è una gigantesca impresa commerciale, è un’industria di profitto per la grande borghesia, che è il principale fornitore della guerra. Perciò dobbiamo sostenere il controllo operaio come primo passo nella lotta contro i fabbricanti della guerra. L’espropriazione senza indennizzo e sotto controllo operaio dell’intera industria di guerra è l’unica cosa che garantisce il “fuori la NATO”.
La sinistra stalinista e socialdemocratica mette sul tavolo il suo slogan riformista delle tasse sui profitti di guerra. I rivoluzionari trotskisti oppongono a questo inutile slogan, la parola d’ordine della lotta per la confisca dei profitti di guerra e l’espropriazione dei trafficanti dell’industria di guerra. Per opporsi al programma di armamento dello Stato, dobbiamo sostenere l’armamento degli operai sotto controllo operaio, sostituendo l’esercito regolare con una milizia operaia. Questo è il significato di “NO NATO” per i rivoluzionari trotskisti.

Quelli che dicono “no alla NATO”, in Ucraina sono rimasti in silenzio e hanno detto “sì al FMI” quando è stato imposto un piano aggressivo per l’Ucraina contro il quale si è sollevata la classe operaia da Kiev al Donbass. Il nostro “No NATO!” è un “no al FMI” e un “no all’Unione Europea imperialista di Maastricht” e un “Per gli Stati Uniti Socialisti d’Europa”. Assumere che ci possa essere uno Stato spagnolo o un’Unione Europea al di fuori della NATO con l’imperialismo europeo e spagnolo esistente significa credere che l’Unione Europea imperialista di Maastricht possa essere riformata, come affermavano Varufakis e Melenchon all’inizio della crisi nel loro famoso Piano B per la UE, con Podemos, IU-PCE e gli ex-trotskisti di Anticapitalistas con dentro il loro eurodeputato Miguel Urbán. Tutti questi riformisti volevano democratizzare l’Europa imperialista di Maastricht, nello stesso modo in cui ora combattono, come gli agenti dell’imperialismo che sono, per farci ingoiare la NATO. Questi traditori vogliono farci credere che si può votare per cacciare la NATO e l’unica cosa che fanno quando questo Vertice della NATO atterra a Madrid è indire una misera manifestazione. I riformisti vogliono un referendum sulla NATO perché vinca il No, ma non perché l’imperialismo sia sconfitto ma perché ci sia quel nuovo mondo multipolare, al servizio dell’imperialismo.
Nella manifestazione contro il Vertice alcuni gruppi di ex-trotskisti come Anticapitalistas (il gruppo gemello del NPA francese) e la CRT (la succursale del PTS argentino nello Stato spagnolo) andranno in un blocco che si suppone “antimperialista” e “anti-governativo” contro la Nato. Noi trotskisti dobbiamo smascherarli dicendo che non si può essere contro il militarismo imperialista ignorando e nascondendo deliberatamente la resistenza e la classe operaia ucraina che lotta contro l’invasore Putin, gendarme della NATO. Con questa politica questi ex-trotskisti si mettono alla coda dello stalinismo e fanno il gioco sia di Putin che della NATO. E finiscono per portare avanti la stessa politica degli stalinisti dei Partiti “comunisti”, sostenendo il controrivoluzionario Putin. In questa guerra non si può avere una politica astensionista, neutrale, dicendo che è una guerra di due campi reazionari come dicono questi ex-trotskisti, equiparando gli invasori russi e le masse popolari invase ucraine, questo significa fare il gioco di Putin e dell’imperialismo. Per questi riformisti la classe operaia e la nazione ucraina non esistono, quando sono quelle che muoiono e vengono distrutte in questa guerra di occupazione. Queste correnti concordano con Putin e la NATO sul fatto che l’Ucraina non dovrebbe nemmeno essere una nazione indipendente e così liquidano tutte le rivendicazioni antimperialiste e impediscono che siano le classi operaie ucraina e russa a prendere nelle loro mani la direzione politica e militare della guerra.
Altri ex trotskisti, i morenisti di Corriente Roja (della LIT) e di Lucha Internacionalista (della UIT), le correnti “filo-ucraine” della sinistra riformista, esigono dalla NATO e dai governi imperialisti che inviino armi per vincere la guerra. Noi trotskisti dobbiamo smascherarli dicendo che questo significa condurre la resistenza e la lotta nazionale in un vicolo cieco. Sono gli operai europei, con il metodo di lotta dello sciopero generale, gli unici, insieme alla resistenza operaia ucraina e agli operai russi che lottano contro Putin, che potranno mettere nuovamente la classe operaia ucraina al centro della guerra attuale, schiacciando l’invasione “grande” russa di Putin, conquistando la sua indipendenza nazionale ed essendo l’avanguardia di lotta contro la NATO e le potenze imperialiste in tutta Europa.
Per questo, bisogna conquistare la direzione operaia della guerra lottando contro la direzione borghese della guerra. Solo una direzione operaia della guerra può sconfiggere Putin e porre fine al saccheggio dell’Ucraina da parte dell’imperialismo e del FMI. Non c’è da avere alcuna fiducia in Zelensky e nella sua direzione borghese e filo-imperialista della guerra. Sappiamo che Zelensky sta già negoziando la spartizione dell’Ucraina con gli oligarchi russi e ucraini.

Per un Benvenuta all’Inferno per la NATO a Madrid!

Noi rivoluzionari trotskisti diciamo che solo con uno Sciopero generale nello Stato spagnolo e in tutta Europa si può fermare la NATO e tutta la sua macchina da guerra. Lo scorso 20 maggio gli operai d’Italia hanno realizzato uno Sciopero Generale e Sociale, che è stata la prima azione di solidarietà internazionalista degli operai europei con i loro fratelli, i lavoratori d’Ucraina, che affrontano Putin e la NATO.
Dobbiamo esigere dalle centrali sindacali uno Sciopero generale nello Stato spagnolo approfittando della visita della NATO a Madrid. Una semplice manifestazione suona come uno scherzo. Si fermino le fabbriche e i luoghi di studio, si fermino gli autobus e i treni, che le macchine e gli strumenti non funzionino, si fermi tutto, come meritano, prendiamo le strade. Sciopero Generale rivoluzionario! Se ne vadano la NATO, i suoi servitori e soci che la sostengono! La NATO deve trovare uno Stato spagnolo con gli operai in piedi, sarebbe il secondo passo verso lo sciopero generale europeo per fermare la guerra, dopo l’azione d’Italia. È necessaria la più ampia unità d’azione degli operai che lottano. Chiamiamo specialmente tutti quelli che si definiscono trotskisti ad appoggiare il sindacalismo combattivo e di classe per sconfiggere i sindacati di regime, CCOO e UGT, che insieme alla sinistra di regime (Podemos, IU-PCE, ecc.) non vogliono fermare il Paese a prescindere che mantengano il loro slogan “no NATO”. Alla NATO a Madrid in questo 2022 bisogna darle un Benvenuta all’Inferno come quello che è stato fatto nel 2017 ad Amburgo al Vertice del G-20.
A quelli che dirigono la classe operaia, che dicono di lottare contro la NATO, diciamo di aprire i fronti e di convocare lo sciopero, si segua l’esempio dei lavoratori italiani. Ora è urgente un comitato per lo sciopero generale!
Ma sappiamo che il riformismo dice di stare contro la NATO a parole, ma rifiuta di agire per sconfiggerla perché sono partiti socialimperialisti a cui non importa se massacrano la classe operaia mondiale.

Come sempre, loro fanno le guerre e noi mettiamo i morti. Per fermare la NATO e il suo gendarme Putin e agire in appoggio delle masse ucraine, bisognerebbe chiudere i porti in modo che non sbarchi nessuna nave della NATO o di Putin. Solo allora gli operai potranno assumere la direzione della guerra in Ucraina per cacciare Putin, la NATO e Zelensky, e recuperare la dittatura del proletariato che gli Stalinisti hanno svenduto. Chiamiamo la classe operaia europea a fermare questa guerra che è solo per spartirsi l’Ucraina! Bisogna fermare i generali macellai di Putin e gli assassini della NATO!
Gli operai russi che sono sotto le armi devono fraternizzare al fronte con gli ucraini e girare i fucili e non uccidere i loro fratelli di classe. Allo stesso tempo, gli operai e la resistenza ucraina devono formare Comitati di operai e soldati semplici e conquistare una direzione proletaria della guerra che si batta per l’unità della classe operaia ucraina da Kiev al Donbass contro entrambe le oligarchie, quella filo-russo e quella filo-occidentale. E noi operai europei dobbiamo dare la più ampia solidarietà internazionalista, inviando attrezzature, viveri e Milizie operaie internazionali, come negli anni ’30 durante la Guerra Civile spagnola.

Guerra alla guerra!
Bisogna disarmare la NATO!
Sciopero Generale rivoluzionario in tutta Europa!
Fermiamo l’occupazione di Putin in Ucraina
Sotto lo stivale di Putin o della NATO, l’Ucraina rimarrà una colonia sotto tutela!
Per un’Ucraina operaia, sovietica e indipendente!

No alla NATO, Fuori le Basi!
Se ne vadano la NATO, i suoi servitori e soci che la sostengono!
No al Vertice di Madrid, né qui né da nessuna parte!
Fuori le Basi NATO dallo stato spagnolo e da qualunque luogo!
No al patto della NATO e del suo gendarme Putin per spartirsi l’Ucraina! Fuori Putin, guardiano degli affari dell’imperialismo in Eurasia, Ucraina e Siria!
Fuori il governo della NATO del PSOE, Podemos e il PCE-IU, che sarà insieme al PP, Vox e il Re al Vertice! Abbasso la monarchia, amministratrice degli affari dall’industria degli armamenti!

L’alternativa alla NATO non è un mondo multipolare, di agenti dell’imperialismo!
No alla Nato e fuori gli imperialismi, compreso quello spagnolo, che saccheggiano il mondo!
La NATO, il FMI e l’Unione Europea imperialista di Maastricht non si possono riformare!

Esproprio senza indennizzo e sotto controllo operaio dell’intera industria di guerra!
Confisca dei profitti di guerra ed esproprio dei trafficanti dell’industria di guerra!
No al programma di armamento dello Stato!
Armamento degli operai sotto controllo operaio!
Sostituzione dell’esercito regolare con una milizia operaia!

Sciopero generale europeo contro la macchina di guerra!
Per gli Stati Uniti Socialisti d’Europa!

DEMOCRACIA OBRERA – Stato spagnolo
(membro della FLTI – Collettivo per la Rifondazione della Quarta Internazionale)
e AVANZATA PROLETARIA – Italia

qui in spagnolo → http://www.flti-ci.org/europa/2022/junio/declaracion-otan-junio2022.html

La città di Kiev attaccata dai missili russi il 5 giugno
Ucraina: Mariupol distrutta dalle bombe di Putin
Il premier spagnolo, Pedro Sánchez, con il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg
Flotta navale della NATO
Poroshenko con Chiristine Lagarde (direttrice del FMI dal 2011 al 2019 e attuale presidente della BCE succeduta a Mario Draghi Christine Lagarde)
Ieri Yanukovich, partner di Putin, poi Poroshenko e oggi Zelensky, tutti gli oligarchi di Kiev e del Donbass sempre servi del FMI
Re Felipe VI presso il Quartier Generale NATO di Dispiegamento Rapido a Bétera (Valencia)
Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, con Joe Biden
Il premier spagnolo, Pedro Sánchez e il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, alla Moncloa, 8/10/2021
Il Ministro della Difesa Margita Robles del governo spagnolo del PSOE, con il Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg e il Rappresentante degli Affari Esteri, dell’Unione Europea e della Cooperazione, Josep Borrel
Caccia Eurofighter Typhoon della NATO
Manifestazione “G-20: Benvenuti all’inferno” contro il vertice del G20 ad Amburgo, luglio 2017
Mariupol distrutta
Mariupol. Fosse comuni di civili uccisi dalle truppe russe

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