Porre fine a tutte le complicità, smettere di armare Israele
🇵🇸 16 Ottobre 2023
CHIAMATA ALL’AZIONE
Israele ha chiesto a 1,1 milioni di palestinesi di evacuare la metà settentrionale di Gaza, sottoponendoli a continui bombardamenti. Questa mossa spietata fa parte del piano di Israele, sostenuto dal sostegno incrollabile e dalla partecipazione attiva degli Stati Uniti e della maggior parte degli stati europei, per compiere massacri atroci e senza precedenti contro 2,3 milioni di palestinesi a Gaza e per scatenarvi una totale pulizia etnica. Da sabato Israele ha bombardato indiscriminatamente e intensamente Gaza e ha tagliato carburante, elettricità, acqua, cibo e forniture mediche. Israele ha ucciso più di 2.600 palestinesi – tra cui 724 bambini – radendo al suolo interi quartieri, spazzando via intere famiglie e ferendo più di 10.000 persone. Alcuni esperti di diritto internazionale hanno iniziato a mettere in guardia contro gli atti di genocidio di Israele.
Inoltre, il governo israeliano di estrema destra ha distribuito più di 10.000 fucili ai coloni estremisti nella Palestina del ’48 e nella Cisgiordania occupata per facilitare la loro escalation di attacchi e pogrom contro i palestinesi. Le azioni, i massacri e la retorica di Israele indicano la sua intenzione di attuare la seconda Nakba a lungo promessa, espellendo il maggior numero possibile di palestinesi e creando un “Nuovo Medio Oriente” in cui i palestinesi vivono in perpetua sottomissione.
La risposta degli Stati occidentali è stata quella di un sostegno completo e totale allo Stato di Israele, senza nemmeno un cenno superficiale al diritto internazionale. Questo ha amplificato l’impunità di Israele, dandogli carta bianca per portare avanti la sua guerra genocida senza limiti. Al di là del sostegno diplomatico, gli Stati occidentali stanno fornendo armamenti a Israele, sanzionando l’attività delle compagnie di armi israeliane all’interno dei loro confini.
Mentre Israele intensifica la sua campagna militare, noi sindacati palestinesi chiediamo alle nostre controparti internazionali e a tutte le persone di coscienza di porre fine a tutte le forme di complicità con i crimini di Israele, fermando urgentemente il commercio di armi con Israele, così come tutti i finanziamenti e la ricerca militare. Il momento di agire è adesso: le vite dei palestinesi sono in bilico.
Questa situazione urgente e genocida può essere prevenuta solo con un aumento di massa della solidarietà globale con il popolo palestinese che possa frenare la macchina da guerra israeliana. Abbiamo bisogno che agiate immediatamente – ovunque vi troviate nel mondo – per impedire l’armamento dello Stato israeliano e delle aziende coinvolte nelle infrastrutture del blocco. Ci ispiriamo alle precedenti mobilitazioni dei sindacati in Italia, Sudafrica e Stati Uniti, e a simili mobilitazioni internazionali contro l’invasione italiana dell’Etiopia negli anni ’30, la dittatura fascista in Cile negli anni ’70 e altrove dove la solidarietà globale ha limitato la portata della brutalità coloniale.
Facciamo appello ai sindacati dei settori interessati a:
- Rifiutarsi di costruire armi destinate a Israele.
- Rifiutarsi di trasportare armi in Israele.
- Approvare mozioni nel loro sindacato in tal senso.
- Agire contro le aziende complici coinvolte nell’attuazione del brutale e illegale assedio israeliano, soprattutto se hanno contratti con la tua istituzione.
- Fare pressione sui governi affinché interrompano tutti gli scambi militari con Israele e, nel caso degli Stati Uniti, i finanziamenti ad esso.
Lanciamo questo appello mentre assistiamo ai tentativi di vietare e mettere a tacere ogni forma di solidarietà con il popolo palestinese. Vi chiediamo di far sentire la vostra voce e di agire di fronte all’ingiustizia, come hanno fatto storicamente i sindacati. Facciamo questo appello nella convinzione che la lotta per la giustizia e la liberazione palestinese non sia solo una lotta determinata a livello regionale e globale. È una leva per la liberazione di tutti i popoli diseredati e sfruttati del mondo.
Federazione Generale Palestinese dei Sindacati, Gaza.
Sindacato generale dei lavoratori del servizio pubblico e del commercio
Sindacato Generale dei Lavoratori Comunali
Sindacato Generale dei Lavoratori della Scuola dell’Infanzia
Sindacato generale dei lavoratori petrolchimici
Unione Generale dei Lavoratori Agricoli
Unione dei Comitati delle Donne Palestinesi
Generazione Sindacato dei Lavoratori dei Media e della Stampa
Federazione Generale Palestinese dei Sindacati (PGFTU)
Unione Generale degli Insegnanti Palestinesi
Unione Generale delle Donne Palestinesi
Unione Generale degli Ingegneri Palestinesi
Associazione Palestinese dei Commercialisti
Federazione delle Associazioni Professionali tra cui:
Associazione Odontoiatrica Palestinese – Centro di Gerusalemme
Associazione dei Farmacisti Palestinesi – Centro di Gerusalemme
Associazione Medica – Centro di Gerusalemme
Associazione degli Ingegneri – Centro di Gerusalemme
Associazione degli Ingegneri Agricoli – Centro di Gerusalemme
Sindacato dei Veterinari – Filiale di Gerusalemme.
Sindacato dei giornalisti palestinesi
Ordine degli Avvocati Palestinesi
Associazione Palestinese di Infermieristica e Ostetricia
Sindacato dei lavoratori delle scuole materne
Sindacato dei lavoratori dei servizi postali palestinesi
Federazione dei sindacati dei professori e degli impiegati delle università palestinesi
La Federazione Generale dei Sindacati Indipendenti, Palestina
La Nuova Federazione Palestinese dei Sindacati
Unione Generale Palestinese degli Scrittori
Unione degli appaltatori palestinesi
Federazione dei sindacati dei professionisti sanitari
Unione Palestinese degli Psicologi e degli Assistenti Sociali
Per partecipare, contattaci all’indirizzo: workersinpalestine@gmail.com / X [Twitter]: @WorkersinPales1 / Insta: @workersinpalestine